UNA LUNGHISSIMA RINCORSA: POLITICHE DELLA RICERCA E PRATICHE DELLA VALUTAZIONE SCIENTIFICA

Published: 11/20/2012

VII Workshop Nazionale STS Italia

Trento, 14-15 Dicembre 2012

Aula Kessler, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Via Verdi, 26 – Università di Trento


UNA LUNGHISSIMA RINCORSA:

POLITICHE DELLA RICERCA E PRATICHE DELLA VALUTAZIONE SCIENTIFICA

VII Workshop Nazionale STS Italia

Trento, 14-15 Dicembre 2012

Aula Kessler, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Via Verdi, 26 – Università di Trento


UNA LUNGHISSIMA RINCORSA:

POLITICHE DELLA RICERCA E PRATICHE DELLA VALUTAZIONE SCIENTIFICA


Il processo di riforma e valutazione che investe oggi la ricerca e l’Università in Italia rappresenta tanto il miraggio quanto l’incubo di qualunque studios@ interessat@ al farsi-in-azione della scienza e della tecnologia.
È un processo che coinvolge tutti i campi disciplinari, portando alla definizione di (nuovi) standard di valutazione dell’attività scientifica, alla creazione di un apposito organismo istituzionale (l’ANVUR), nonché a una classificazione delle riviste scientifiche nazionali ed internazionali e ad una ricerca di forme di accountability della produttività individuale e collettiva. In termini STS, siamo dunque di fronte ad un classico processo di ridefinizione di un’attività (la ricerca scientifica), dei suoi confini (cosa è “scientifico”, ma anche cosa è “ricerca”) e delle sue articolazioni e dispositivi (standard, classificazioni, infrastrutture); processo intorno al quale s’innestano dinamiche variegate di mobilitazione e interessamento da parte di diversi gruppi di attori.
In altre parole, siamo testimoni della definizione, negoziazione e traduzione in pratica dei parametri e dei criteri di valutazione che disegneranno lo sfondo della ricerca scientifica (tanto nelle scienze sociali, quanto in quelle naturali) e delle traiettorie di carriera accademica negli anni a venire. Una situazione, dunque, di estremo interesse per un’analisi “in diretta” dei processi e delle pratiche di ordinamento della ricerca e della professione scientifica.
Al tempo stesso, lo scenario che va delineandosi sembra muoversi sulla falsariga di un ancoraggio allo status quo e di una ulteriore spinta verso la settorializzazione dei saperi, con il conseguente rischio di squalificare, se non far morire sul nascere, ciò che è emergente e interdisciplinare. E gli studi STS, per quanto ormai istituzionalizzati a pieno titolo a livello internazionale (al punto da figurare nei programmi ERC come disciplina distinta, ad esempio, dalla Sociologia), in Italia condividono tuttora entrambi questi attributi. Per la nostra comunità scientifica che, muovendosi lateralmente rispetto alle regole e ai riti dell’accademia italiana (ma in modo sostanziale ed incisivo sul piano della ricerca e della produttività scientifica), sempre di più in questi anni è riuscita a ritagliarsi uno spazio di visibilità a livello nazionale e internazionale, tale scenario non è di buon auspicio. Così come non lo è per qualunque comunità scientifica o campo di studi che punti a fare ricerca in modo aperto, innovativo e vibrante.
I processi in corso ci coinvolgono così non solo da un punto di vista analitico, ma anche in termini disciplinari, ‘comunitari’ e politici.
L’iniziativa si prefigge quindi di aprire una riflessione circa le politiche e le pratiche di valutazione della ricerca, dialogando al nostro interno, ma anche con colleghi che si muovono in campi di ricerca altrettanto innovativi e con attori delle agenzie istituzionali.


Programma delle giornate:

>> Scarica il programma in .pdf <<

Venerdì 14 Dicembre 2012

12.30 – Buffet di benvenuto

14.30 – Studi STS in Italia e pratiche della ricerca

Presiede: Giuseppina Pellegrino (Università della Calabria)

Intervengono: Attila Bruni (Università di Trento); Maria Carmela Agodi (Università Federico II di Napoli)

15.30 – Coffee Break

16.00 – Politiche della ricerca

Presiede: Massimiano Bucchi (Università di Trento)

Intervengono: Sergio Benedetto (Politecnico di Torino – Anvur); Aldo Geuna (Università di Torino); Marco Santoro (Università di Bologna); Paolo Volontè (Politecnico di Milano)

17.30 – Dibattito conclusivo

20.30 – Cena sociale STS Italia

Sabato 15 Dicembre 2012

10.00 – Assemblea dei soci STS Italia

 


Il processo di riforma e valutazione che investe oggi la ricerca e l’Università in Italia rappresenta tanto il miraggio quanto l’incubo di qualunque studios@ interessat@ al farsi-in-azione della scienza e della tecnologia.
È un processo che coinvolge tutti i campi disciplinari, portando alla definizione di (nuovi) standard di valutazione dell’attività scientifica, alla creazione di un apposito organismo istituzionale (l’ANVUR), nonché a una classificazione delle riviste scientifiche nazionali ed internazionali e ad una ricerca di forme di accountability della produttività individuale e collettiva. In termini STS, siamo dunque di fronte ad un classico processo di ridefinizione di un’attività (la ricerca scientifica), dei suoi confini (cosa è “scientifico”, ma anche cosa è “ricerca”) e delle sue articolazioni e dispositivi (standard, classificazioni, infrastrutture); processo intorno al quale s’innestano dinamiche variegate di mobilitazione e interessamento da parte di diversi gruppi di attori.
In altre parole, siamo testimoni della definizione, negoziazione e traduzione in pratica dei parametri e dei criteri di valutazione che disegneranno lo sfondo della ricerca scientifica (tanto nelle scienze sociali, quanto in quelle naturali) e delle traiettorie di carriera accademica negli anni a venire. Una situazione, dunque, di estremo interesse per un’analisi “in diretta” dei processi e delle pratiche di ordinamento della ricerca e della professione scientifica.
Al tempo stesso, lo scenario che va delineandosi sembra muoversi sulla falsariga di un ancoraggio allo status quo e di una ulteriore spinta verso la settorializzazione dei saperi, con il conseguente rischio di squalificare, se non far morire sul nascere, ciò che è emergente e interdisciplinare. E gli studi STS, per quanto ormai istituzionalizzati a pieno titolo a livello internazionale (al punto da figurare nei programmi ERC come disciplina distinta, ad esempio, dalla Sociologia), in Italia condividono tuttora entrambi questi attributi. Per la nostra comunità scientifica che, muovendosi lateralmente rispetto alle regole e ai riti dell’accademia italiana (ma in modo sostanziale ed incisivo sul piano della ricerca e della produttività scientifica), sempre di più in questi anni è riuscita a ritagliarsi uno spazio di visibilità a livello nazionale e internazionale, tale scenario non è di buon auspicio. Così come non lo è per qualunque comunità scientifica o campo di studi che punti a fare ricerca in modo aperto, innovativo e vibrante.
I processi in corso ci coinvolgono così non solo da un punto di vista analitico, ma anche in termini disciplinari, ‘comunitari’ e politici.
L’iniziativa si prefigge quindi di aprire una riflessione circa le politiche e le pratiche di valutazione della ricerca, dialogando al nostro interno, ma anche con colleghi che si muovono in campi di ricerca altrettanto innovativi e con attori delle agenzie istituzionali.


Programma delle giornate:

>> Scarica il programma in .pdf <<

Venerdì 14 Dicembre 2012

12.30 – Buffet di benvenuto

14.30 – Studi STS in Italia e pratiche della ricerca

Presiede: Giuseppina Pellegrino (Università della Calabria)

Intervengono: Attila Bruni (Università di Trento); Maria Carmela Agodi (Università Federico II di Napoli)

15.30 – Coffee Break

16.00 – Politiche della ricerca

Presiede: Massimiano Bucchi (Università di Trento)

Intervengono: Sergio Benedetto (Politecnico di Torino – Anvur); Aldo Geuna (Università di Torino); Marco Santoro (Università di Bologna); Paolo Volontè (Politecnico di Milano)

17.30 – Dibattito conclusivo

20.30 – Cena sociale STS Italia

Sabato 15 Dicembre 2012

10.00 – Assemblea dei soci STS Italia

 

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